martedì 19 gennaio 2010

Google spara a zero.

Qualche settimana fa il mio account AdSense è stato disattivato perchè, secondo Google, comportava "un significativo rischio per i propri inserzionisti AdWords".

Lì per lì non ho capito che cosa stava succedendo; poi, leggendo il supporto di adsense e diversi forum, mi sono accorto che qualcuno, forse per puro divertimento, forse per vera e propria cattiveria, aveva cliccato all'impazzata sugli annunci adwords pubblicati sui miei siti.

Ho capito anche che non era la prima volta che succedeva, nel senso che ci sono moltissime altre persone che un bel giorno si sono viste disattivare il proprio account adsense per colpa di uno stronzo. Non riesco a qualificare queste persone in altro modo in quanto non capisco quale sia il loro scopo. Come si suol dire: La madre degli stronzi è, purtroppo, sempre incinta.

Ovviamente ho fatto ricorso spiegando le mie ragioni: google dà questa possibilità promettendo di esaminare il ricorso "non appena possibile, tuttavia, a causa dell'elevato numero di email che ricevono, potrebbe essere necessaria più di una settimana". Infatti è passato già un mese e non ho avuto neanche una minima notizia.

Comunque ho perso le speranze, contro un Golia come google non esiste Davide che tenga. Ad ogni modo, esistono altre società serie di ppc con le quali vale la pena tentare di agiungere un po' di sana publicità alle proprie pagine.

Ciò che mi sorprende negativamente è il fatto che, con tutta la parafernalia tecnologica vantata da google, non sono capaci di capire chi ha cercato effettivamente di danneggiarli, e quindi sparano zero tagliando la testa a chiunque capiti.

Ciao Google.

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lunedì 29 giugno 2009

Traffico gratuito verso il proprio sito (4)

Scambio Banner

È un servizio al quale bisogna iscriversi (ce ne sono a centinaia) e consente di mostrare i propri banner sui siti degli altri membri del circuito; chiaramente lo stesso bisogna fare sul proprio sito (cioè inserire i banner degli altri membri).

Ma c’è un inghippo: bisogna mostrare due banner altrui sul proprio sito per avere la possibilità che venga mostrato un proprio banner sul sito di un altro membro aderente al circuito.

Cosa succede all’altro 50%?

Sarà usato dal servizio scambio banner per mostrare i banner dei loro propri annunciatori pubblicitari.

Ci sono comunque, a mio avviso, 4 grossi difetti nello schema dello scambio banner.

  1. Non genera un traffico significativo.
  2. Non si ha controllo su quello che mostrano gli altri membri.
  3. Si finisce col mostrare sul proprio sito del materiale non attinente ad esso.
  4. I banner raramente vengono cliccati e il loro tasso di conversione è terribile.

Secondo me, è uno spreco di tempo e sforzi.


Script “Invia a un amico”

Sicuramente li avete visti: inserisci il tuo nome e uno o più indirizzi email (dei tuoi amici), premi il pulsante “Invia” e viene inviato un messaggio a tutti quegli amici dicendo che hai trovato un sito meraviglioso. Puoi fare lo stesso sul tuo sito.

Non è detto che sia realmente efficace. Ma si tratta di uno script da inserire una volta e poi te ne dimentichi, tutto sommato credo sia meglio che ci sia a che ci manchi. Anche se una sola persona lo usasse dopo mesi, il tuo link arriverà a qualcuno che magari potrà acquistare qualcosa da te.


La firma nelle email

Semplice ed efficace, la firma nelle email ti dà la possibilità di pubblicizzare il tuo sito ogni volta che invii un’email.

La mia firma appare così:

*********************************************
Sfrutta le potenzialità del web per guadagnare.
Internet Marketing, Software, Hardware e altre info su
http://libero-software.blogspot.com
http://liberosoftware.altervista.org

*********************************************

Ecco fatto, ogni volta che invio un’email, un messaggio promozionale con il mio URL viene automaticamente incluso.

giovedì 25 giugno 2009

Traffico gratuito verso il proprio sito (3)

Link Reciproci: Vantaggi e Svantaggi.
Vantaggi:
Link trading, intercambio link o link reciproci sono strategie di promozione del web usata dai webmaster e proprietari di siti per incrementare la "link popularity" ed ottenere traffico qualificato verso i propri siti.

Il page rank delle pagine, all’interno dei Motori di Ricerca, è influenzato dalla "link popularity" del sito, la quale è determinata sia dal numero di siti che hanno dei link che puntano al tuo, sia dalla popolarità di questi siti.
Questo è un fattore relativamente importante per quanto riguarda il "piazzamento" negli indici dei Motori di Ricerca.

Probabilmente avrete visto siti con pagine etichettate "Link". Questi webmaster hanno elenchi di link verso i loro partner (link trade), e gli altri webmaster fanno la stessa cosa sui propri siti. I link verso le tue pagine provenienti da altri siti devono includere, al loro interno, il nome del tuo sito o le principali parole chiave, per una migliore popolarità.

La tua "link popularity" viene incrementata quando siti con alto rank hanno dei link verso il tuo sito.Chiaramente, un link da un sito con argomenti relazionati ai tuoi è più valido di un link proveniente da un sito poco attinente al tuo. Per contro, la "link popularity" potrebbe essere diminuita se si fa il "link trade" con siti che non si complementano con il proprio, o che hanno un rank basso o poco traffico.


Svantaggi:
Secondo me il link trading ha più svantaggi che vantaggi.
Una pagina di "Link" è un invito ai tuoi visitatori ad abbandonare il tuo sito senza acquistare. Basicamente stai chiedendo ai tuoi visitatori di andare a comprare dai tuoi concorrenti. Perché dovresti farlo?

Raramente uno scambio link si dimostrerà in grado di portare buon traffico verso i propri siti.

Prima che arrivasse il pay per click, il link trading era tutto ciò a cui si poteva attingere. Si consumavano ore scrivendo ed inviando email a siti complementari chiedendo lo scambio di link. Poi alla fine si otteneva che il proprio sito fosse elencato in numerosi elenchi, ma in cambio bisognava piazzare le loro grafiche nella propria homepage.

Nota: Non bisogna confondere gli elenchi di link discussi in questo paragrafo con quelli "reali" come Open Directory Project, il quale non chiede il link reciproco per inserire il proprio sito. Questi altri siti, invece, usano il link trading per fare i propri affari. Chi non ha visto quei siti in cui la metà inferiore della pagina è una massa lampeggiante di link grafici? Pura spazzatura!

Chi può beneficiare di questa confusione?

Generalmente, il proprietario dell'"elenco" è anche un affiliato di tutti gli stessi programmi cui hai aderito tu, e puoi stare sicuro che i suoi link (quelli che lo fanno guadagnare) si trovano in cima alla pagina, no in mezzo a quell'ammasso grafico.

La regola è: ogni link che fa lasciare il tuo sito DEVE generare guadagno. Si possono pensare a poche circostanze in cui l’aggiunta un link "non remunerativo" nel proprio sito porti beneficio. Un esempio poteva essere, nel periodo in cui la gente non si fidava dei pagamenti online, i link a degli articoli qialificati (giornali e banche di ottima reputazione) nei quali si parlasse della sicurezza dei pagamenti online. Chiaramente sono link da togliere appena smettono di essene necessari.

In poche parole: i link che "entrano" sono buoni, i link che "escono" senza remunerazione, non lo sono.

lunedì 22 giugno 2009

AdWords: Il modo più veloce di ottenere traffico web

Il modo più veloce per ottenere traffico (qualificato) verso il proprio sito è indubbiamente AdWords di Google. Appena invii i dati per permettere loro di fatturare, AdWords diventa la tua vetrina online.

E questo perché con più di 150 milioni di ricerche al giorno e altri milioni di siti partner, Google è indiscutibilmente il Motore di Ricerca più usato dagli internauti e, forse ancora più importante, dagli acquirenti online.

Ma come funziona AdWords? Semplice: quando fai una ricerca su Google, tra i risultati ti trovi (di solito sulla parte destra della pagina, ma a volte anche sulla parte “alta”, cioè prima dei primi risultati) una serie di inserzioni sotto la scritta link sponsorizzati. Queste sono le inserzioni AdWords.

Dal punto di vista della formatazione, risultati e inserzioni sono identici, solo dal contenuto (e magari dal notare quella scritta “link sponsorizzati”) si riesce e rilevare qualche differenza.

Queste inserzioni possono apparire non soltanto sulle pagine dei risultati di ricerche, ma anche su altre risorse di Google, come la directory, i gruppi e siti partner. Ma si può comunque scegliere di non partecipare al programma completo ed apparire soltanto sulle pagine dei risultati de ricerche.

AdWords ha attirato decine di migliaia di inserzionisti e il motivo è che si tratta del modo più veloce e semplice di acquisire traffico web qualificato (traffico qualificato = traffico da navigatori veramente interessati al contenuto delle tue pagine) ad un costo per click indipendente dal budget.

Per creare un’inserzione AdWords basta iscriversi (quota d’iscrizione una tantum € 5,00), compilare una descrizione del proprio sito, scegliere delle parole chiavi rilevanti e specificare l’importo massimo che sei disposto a pagare per ogni click. Dopodiché pagherai solo se qualcuno clicca sulla tua inserzione. E potrai tenere traccia delle performance delle tue inserzioni grazie al pannello di controllo del tuo account.

A seconda del tipo di account che usi dovrai impostare l’importo massimo mensile (versione principiante) o giornaliero (versione standard) che sei disposto a spendere. Una volta arrivato a quell’importo i tuoi annunci non verranno più mostrati. Esempio: imposti l’importo massimo di ogni click a € 0,05 e l’importo massimo giornaliero a € 1,00. Se nell’arco della giornata le tue inserzioni vengono cliccate 20 volte, sei arrivato all’importo massimo giornaliero (€ 0,05 x 20 click = € 1,00) di conseguenza le tue insezioni, quel giorno, non appariranno più.

Argomenti e parole chiave molto comuni (come proprietà immobiliare o vacanze) possono avere un costo alto perché vengono utilizzati da molti inserzionisti. Se imposti un prezzo molto basso per queste parole, il tuo annuncio potrebbe essere pubblicato molto raramente o forse mai (è vero che comunque non pagheresti niente, ma che razza di pubblicità è?). Se fai un'offerta elevata per parole chiave molto specifiche, è probabile che l'annuncio venga pubblicato più spesso e in posizioni migliori, ricevendo più clic al prezzo stabilito.

Quindi: AdWords = successo garantito? Beh, il successo di ogni annuncio dipende da una serie di fattori, tra cui la “concorrenza” con gli annunci di altri inserzionisti che, sullo stesso argomento, potrebbero aver impostato costi maggiori. Di conseguenza il tuo successo dipenderà dall'importo della tua offerta, dalla qualità dell'annuncio, dal numero di inserzionisti che utilizza le tue stesse parole chiave e altri fattori.

Ma c’è da considerare che Goggle stesso cerca di aiutarti ad aumentare le performance delle tue inserzioni: se vede che non riescono ad avere una buona percentuale di clik ti offre i consigli e i suggerimenti necessari ad aumentare la loro visibilità ed efficacia.

Poi c’è anche Budget Optimizer, uno strumento che offre AdWords e che consente contemporaneamente di risparmiare e ottenere click. Budget Optimizer stabilisce le offerte per conto tuo, in modo da ottenere il maggior numero possibile di clic senza eccedere il budget fissato. Se crei un account con la versione principianti, Budget Optimizer viene attivato automaticamente, pertanto, tu imposti il budget e AdWords regola il costo per clic. Comunque, chi si trova meglio con la gestione "manuale" del costo per click, si può passare ad essa in qualsiasi momento.

Se hai bisogno di traffico web e anche un piccolo budget mensile, non dubitare; AdWords fa per te.